Intervista al nostro talent scout Filippo Mongia

  • 30 Dicembre 2022
  • News

Una società di calcio è una macchina complessa formata da tante componenti, dalle più grandi e visibili a quelle più piccole e nascoste, ognuna però determinante e fondamentale per permettere al meccanismo di continuare a muoversi, di non incepparsi, di raggiungere i propri obiettivi. Nel mondo Savio ci sono molte persone che spesso lavorano sottotraccia, si muovono nell’ombra senza avere la luce dei riflettori puntata addosso. Ecco, oggi vi presentiamo una di quelle persone che nel Savio crede fortemente e che negli anni è diventato un tassello determinante. Filippo Mongia è uno dei nostri talent scout che ogni weekend si destreggia tra le migliaia di partite che si svolgono sui campi di periferia, per cercare un nuovo tassello, un nuovo giocatore che abbia le qualità per indossare la nostra casacca a tinte blu.

Da quanti anni collabori con il Savio?
“Il rapporto con Società e con il presidente Fiorentini è iniziato circa cinque anni fa. Colgo quest’occasione per ringraziarlo personalmente perché con la sua serietà e la sua capacità, dovuta ad anni di esperienza, è un punto di riferimento per tutti, un esempio da seguire per come è riuscito a portare questa società ai massimi livelli nel settore.”

Raccontaci la tua esperienza nel Savio…
“L’ASD Savio è una realtà nel calcio romano presente da oltre 50 anni e la sua storia, corredata da numerosi successi, credo sia ben nota, non solo agli addetti ai lavori. Oggi il Savio è una delle società tra le più longeve nel panorama della Lega Nazionale Dilettanti e prosegue la sua attività senza mai perdere di vista quelli che sono i valori della sua mission, come l’attenzione e il rispetto nei confronti dei ragazzi, la professionalità delle persone che ci lavorano, la grande passione che si nutre per questo sport. Ho trovato, quindi, un ambiente, come mi piace spesso dire, “sano”, in cui lo sport trova la sua ragion d’essere, creando prima di tutto gruppi di ragazzi motivati e ben integrati, prima ancora che squadre di calcio. Un ambiente sereno, insomma, dove i ragazzi si divertono, crescono da un punto di vista calcistico e umano e questo per noi è motivo di grande soddisfazione.”

Quali sono le fasce d’età che segui generalmente?
“Seguo tutte le fasce d’età del settore giovanile, dall’Under 14 a salire fino all’Under 19; in pratica dall’ultimo anno di scuola calcio, mi interesso a tutti i campionati da quello provinciale all’élite. Considerata la grande passione per il calcio che mi accompagna da sempre, mi capita anche di seguire squadre di “quartiere”, dove si possono individuare giovani promettenti.”

Prima di segnalarlo quante volte vedi un giocatore?
“Diciamo che non esiste una regola precisa in questo senso, personalmente utilizzo alcuni criteri che nel corso degli anni mi hanno dato riscontri positivi per i giocatori che ho seguito e segnalato. Preferisco osservare i giocatori in diversi incontri di bassa, media e alta difficoltà in relazione alle posizioni in classifica degli avversari; questo mi consente di trovare ulteriori elementi di analisi che caratterizzano un giocatore come la personalità in partite complesse, la capacità di adattarsi anche a situazioni tattiche che possono cambiare durante l’incontro e non da ultimo lo spirito di sacrificio.”

Come si sceglie un giocatore da portare al Savio? Quali sono le caratteristiche che ti convincono di più?
“Non posso che richiamare quello che ho detto prima sui valori che sono la guida del Savio: alla base di tutto per noi è fondamentale l’educazione, lo spirito di squadra, la voglia di crescere e di mettersi a disposizione del gruppo. Da un punto di vista prettamente tecnico, è chiaro poi, come per altri sport e società di spessore che cercano talenti, sotto la lente di ingrandimento ci sono la tecnica individuale, l’intelligenza, intesa anche come intuizione e creatività nel gioco, lo speed atletico e la struttura fisica. Restando sempre sul piano tecnico e professionale, il mio obiettivo è capire quale giocatore abbia le potenzialità per diventare un futuro professionista o, comunque, di valore per le squadre alla ricerca di nuove leve.”

Un tuo commento sulle attuali squadre dell’agonistica e in generale sul Savio di oggi?
“Attualmente abbiamo ben quattro squadre ai primi posti e una ai playoff e devo dire che nessuno come noi può contare su tali risultati. Quest’anno la società ha alzato ancora di più il livello, con l’ingresso di nuovi dirigenti, che insieme al Direttore Montebove, al DS Danilo Giuliani e agli allenatori formano un team davvero vincente. Non posso che esprimere grande soddisfazione per il lavoro che si sta svolgendo e sono convinto che potremo raggiungere ancora grandi risultati. Vorrei infine augurare alla società, giocatori e alle loro famiglie i miei migliori auguri di buone feste e, ovviamente, buon calcio a tutti.”

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